BENEDETTO BASILE
Nel corso della sua carriera ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali ed internazionali in ambito accademico (come solista o in formazioni da camera), folk e rock ed ha inciso per la Sony Music Publishing, le Edizioni Rai trade, Teatro del Sole e Casa Musicale Sonzogno. Ha collaborato con l’Orchestra Filarmonica di Palermo, l’Orchestra di Musica Contemporanea e l’Orchestra del Conservatorio “V. Bellini” di Palermo. E’ stato uno dei conduttori del progetto FolkaLab, laboratorio creativo multidisciplinare costituito da un nucleo eterogeneo di artisti legati dalla pratica della creazione artistica estemporanea, attivo a Palermo tra il 2008 ed il 2011. Nel 2014 intraprende un lavoro di ricerca sull’improvvisazione collettiva studiando e approfondendo la metodologia della “Conduction” creata da Lowrence “Butch” Morris, quindi sviluppa la sua attività di conductor che lo vede alla guida di vari ensemble, in performance anche multidisciplinari. Ha, inoltre, composto su commissione musiche di scena per alcuni spettacoli teatrali e reading letterari. Attualmente è impegnato in numerosi progetti artistici e collaborazioni, fra questi il lavoro in solitario “FLUTE XXI” per fl auti loop station ed elettronica, il gruppo folk “LassatilAbballari”, la “Sicilian Improvisers Orchestra”, il “Centro delle Arti e Culture Tavola Tonda” all’interno del quale coordina e dirige l’orchestra del progetto “Artigiani Culturali” ed insegna fl auto traverso. Le numerose collaborazioni ed i progetti solistici lo hanno portato ad esibirsi in numerosi festival e rassegne tra Italia, Francia, Germania, Spagna, Polonia e U.S.A. Nel corso della sua carriera ha condiviso il palco, fra gli altri, con Silke Eberhardt, Michael Fisher, Eugenio Bennato, Edoardo Marraffa, Alberto Braida, Antonio Borghini, Fabrizio Spera, Jeremy Peyton Jones, Julie Kench, i Sei Ottavi, Mario Crispi, Cristina Benitez, Ana Flora, Christopher Dell, Sebastian Gramss, Carl Ludwig Hübsch. “FLUTE XXI project” I risultati di uno studio e di una ricerca sulle possibilità estetiche, timbriche ed espressive del fl auto traverso contemporaneo non possono essere esemplifi cati nella loro interezza da un numero limitato di brani contenuti in un cd. Troppo grande la materia da affrontare, innumerevoli gli spunti, le suggestioni, gli stili, le tecniche esecutive da prendere in considerazione. Da qui la necessità di concepire questo primo sforzo come l’inizio di un progetto di ampio respiro che, pian piano e con grande umiltà, prenda in esame le singole tematiche ad esso legate. Un primo lavoro di questo genere non può che assumere i contorni di una introduzione di carattere generale. Impossibile quindi pretendere una qualsiasi unità estetica, la qual cosa, in fondo, non mi dispiace affatto. Ogni “genere” o “stile” musicale presenta elementi e possibilità peculiari impossibili da ritrovare in altri, per questo, a mio avviso, i vari linguaggi espressivi (siano questi “colti” o meno) andrebbero tutti coltivati tramite l’ascolto o l’esecuzione. L’arte dell’ascolto non dovrebbe essere legata solo all’appagamento di un qualche piacere di natura emotiva o estetica (estetica del suono ma anche delle idee). Questa dovrebbe essere strumento per la comprensione e addirittura la compenetrazione nell’altro da noi o dell’altro in noi.
Benedetto Basile graduated in fl ute from the ‘Vincenzo Bellini’ Conservatory in Palermo. He then studied at the Accademia Musicale Chigiana, the International Academy of Music in Novara, the Italian Flute Academy in Rome, the Art and Technique of Improvisation Course at the ‘V. Bellini’ Conservatory in Palermo and the Siena Jazz Seminars. In his career he has won a number of prizes in national and international academic competitions (either as a soloist and with chamber groups), as well as in folk and rock contests. He has recorded for Sony Music Publishing, Edizioni Rai trade, Teatro del Sole and Casa Musicale Sonzogno. He has collaborated with the Philharmonic Orchestra of Palermo, the Orchestra of Contemporary Music and the Orchestra of the “V. Bellini” Conservatory, Palermo. He was one of the leaders of the FolkaLab project, a multidisciplinary creative workshop with a diverse group of impromptu artists, active in Palermo between 2008 and 2011. In 2014 he started a research on collective improvisation, and studied the methods of “Conduction” originated by Lawrence “Butch” Morris. He then dedicated to his activity as the conductor of various ensembles, even in multidisciplinary performances. Basile has composed commission scores for several theatrical performances and literary readings. He is currently involved in a number of art projects and collaborations, some of which are worth-mentioning: his solo work “FLUTE XXI” for fl utes, loop station and electronics; folk group “LassatilAbballari”; the “Sicilian Improvisers Orchestra”, and the “Tavola Tonda Centre for Arts and Culture”, where he coordinates and conducts an orchestra for the “Cultural Artisans” project and teaches the flute. His numerous collaborations and solo projects have led him to perform in a number of festivals and events in Italy, France, Germany, Spain, Poland and the USA. In his career he has shared the stage with Silke Eberhardt, Michael Fisher, Eugenio Bennato, Edoardo Marraffa, Alberto Braida, Antonio Borghini, Fabrizio Spera, Jeremy Peyton Jones, Julie Kench, Sei Ottavi, Mario Crispi, Cristina Benitez, Ana Flora, Christopher Dell, Sebastian Gramss and Carl Ludwig Hübsch, among others. “FLUTE XXI project” The results of a study and research on the aesthetic, tonal and expressive possibilities of the contemporary fl ute cannot be entirely exemplifi ed by the limited number of tracks on a CD. There is too much to deal with—countless ideas, suggestions, styles, and playing techniques to be considered. Hence the need to conceive this fi rst effort as the initial step in a larger project which, slowly and with great humility, will take into account all the relevant individual issues. The fi rst work of this kind can only take the form of a general introduction. No aesthetic unity can therefore be expected, which actually does not bother me at all. Each music “genre” or “style” has peculiar elements and possibilities, which are impossible to fi nd in other genres and styles. This is why, in my opinion, all various forms of expression (“highbrow” or not) should be cultivated through listening or performance. The art of listening should not be merely linked to the satisfaction of some emotional or aesthetic pleasure (an aesthetics of sound and of ideas). It should be an instrument for the understanding and the compenetration of what is different from us, or in us.
Un breve accenno ... del nuovo
CD ... "buon ascolto"
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